28 gennaio 2007

On the snow the return

Prefazione

La West Coast ti regala il meglio di se anche nel periodo invernale. Sali, ti fermi per riprendere fiato ed ecco che ti si apre un mondo bellissimo colorato di blue, verde, marrone ed adesso anche di bianco. Immerso in tutto questo ci sei te, gli amici e la tua amata front.
Ho passato due giorni di mtb in cui ho provato vecchie emozioni e nuove sensazioni. In tutto questo c'è anche una new entry..........la mia splendida, fiammante, mountain bike front for fuck and fun.

Il ritorno alle origini

Sabato ho ripreso a pedalare come non facevo più da un pò di tempo grazie al mio nuovo mezzo, una bella Vetta in acciaio disegnata da Milk, montata con una monocorona da 36denti e 9 rapporti, forcella Rock Shox Recon a molla (80-130) e momentaneamente con i V-brake dell'ormai scomparso muletto.
Non vi dico che fatica ho fatto a cercare di star dietro a Petit Napoleon ed alla sua Scott Genius da 10kg., anche perchè, nonostante le pedalate insieme agli altri f.f.f., si parlava quasi più di allenamento in previsione di Sospel che di una passeggiata in attesa dell'agognata discesa; comunque le gambe hanno retto bene all'urto a differenza del fiato.
Arrivato alla prima discesa mi è rivenuto in mente il tempo che fu, quanto per la prima volta scoprii questo single track; questo sentiero parte poco più in basso rispetto al centro abibtato di Santa Lucia e si immerge nella boscaglia attraverso curve a gomito e qualche viscido passaggio su roccia, ma nel complesso non vi è niente di troppo tecnico. Più scendevo e più mi ricordavo; mi ricordavo le traiettorie, il tronco spezzato e quello riempito da chissà chi formante un mini droppino. Che bello rivivere certe cose come ad esempio il passaggio del rusciello e quello accanto alla rete che separa te dai cani che non smettono mai di abbaiarti e che usciti fuori dal loro territorio ti vengono incontro alla ricerca di una carezza.
E' un piacere mettersi alla prova ed allora risaliamo per una altra strada/sentiero raggiungendo di nuovo Santa Lucia, breve pausa relax dopo la rampa che ti porta sul piazzale con veduta panoramica, una foto scattata dal mio compagno di giro, così per non farmi dimenticare le condizioni pessime in cui mi trovavo e di nuovo giù fino a valle. Cavolo......nonostante fossi provato da questo 36denti mi sentivo carico e voglioso di girare all'infinito quindi.......breve giro nel parco del Cavanis e via nella campagnia pietrasantina tanto per sciogliere un pò.
A fine giro ci si saluto, ma dentro di me c'è ancora quella voglia di pedalare, di testare questo nuovo mezzo e di ritornare all'origine senza dimenticarsi però le magnifiche sensazioni che provi quanto...........

On the snow

Avevo ricevuto il messaggio di Superdino già all'inizio della settimana trascorsa e quindi mi appresto a partire in direzione Massa per pulire e sbanfare in quel del P.F.P.. Il luogo di ritrovo è il solito alla solita e l'incognita è: "ma riusciremo ad arrivare in cima al Pasquilio?".
Lasciato il Kangoo a San Carlo, io, Damien, Macinino ed il conducente Superdino incominciamo l'ascesa verso l'ignoto, verso quella zona che forse oggi non ci permetterà di fare nuovi lavori e migliorare quelli vecchi ed invece..........la strada è liberissima dalla neve, ma il manto bianco ha fatto la sua maestosa presenza rendendo il panaroma bellissimo. Penso quasi sia un sogno quello che sto vivendo e nel mentre immergo i miei moccassini della domenica in questo pavimento, non sento alcuna sensazione di bagnato, anzi tutto è armonia, tutto è calore.
Le condizioni per lavorare il nostro parco giochi sembrerebbero proibitive ed invece la troupe è talmente carica che nemmeno il freddo alle mani la ferma. Puliamo e completiamo il landing alla nuova passerella, spostiamo il primo salto dei Giochini, iniziamo a mettere sassi e quant'altro per costruire un buon atterraggio nel droppone e creiamo una cosa assurda, quanto bella, nel Cesso.
I bimbi adesso vogliono incominciare a fare a Pallate e così saliamo sino alla partenza di quello che è stato nominato, dal Ministro Lunardi, il cantiere più grande di tutta la West Coast e cioè il Cesso. Seguire la traccia è quasi proibitivo e la neve soffice rallenta la corsa, ma noi vogliamo sverginare questa discesa e così scendiamo senza pensare; l'arrivo sulla strada è quasi una liberazione in quanto solitamente questo track è molto più sbanfoso ed allora ci spostiamo ai Giochini che, come dice la parola stessa, stanno diventando veramente un parco giochi per noi pampini. Proviamo tutto più volte e se al primo tentativo la passerella mi mette un pò di tensione alla seconda non ci penso su due volte e...........boooooooo allucinazione immensa......questo passaggio è veramente adrenalinico e senza grossi rischi per la propria incolumità (come nel nostro stile); il salto all'inizio del sentiero invece è da prendere ancora più a bomba di prima, ma la neve non ti concede un granchè di aderenza, prosegui e......stop, il drop è stato mezzo distrutto da qualcuno ed il tronco riportato a mo di muro di contenimento e in mezzo al sentiero proprio sull'atterraggio del salto. Per fortuna mi accorgo in tempo di questa cosa e dopo aver levato questo pericolo testo la resistenza del pancale; per ora regge, ma dovremo fare un pò di lavori anche a lui.
Arriviamo quindi sulla strada.....il budello non lo facciamo, io lo voglio fare, facciamo il canaletto, no facciomo il sentiero che arriva al campo sportivo.......si buona idea anche perchè ne io ne Damien lo abbiamo mai fatto.
Ragazzi che spettacolo perdersi in questo incantesimo, un pò meno perdere la traccia, ma in fin dei conti l'avventura dà sempre un tocco di classe nei nostri trip ed allora......cosa c'è di meglio che lasciarsi andare. Ci divertiamo così tanto che perdo anche la cognizione del tempo, al quale dove stare bene attento perchè ho promesso all'Arianna di essere a casa alle 14.00 ed invece a quell'ora siamo appena giunti a San Carlo (un classico).
Un saluto a Damien e Macinin, accompagno Superdino al furgone lasciato al Pasquilio e via di corsa verso casa e lungo la discesa penso a quanto sarebbe stato bello stare in cima al monte fino al tramonto con quel colore rosso che illumina la neve.....ve lo immaginate?.

2 commenti:

Simone Pera ha detto...

Sabato sono morto e domenica risorto :-)

Anonimo ha detto...

Deve essere stato un bello spettecolo...complimenti per il racconto...