03 luglio 2008

Valdicastello-S.Anna-Valdicastello

Continuiamo a parlare di giri fattibili in una mattina con salite a pedali e discese toste e mai scontate.
Quella di oggi è una variante alla gara podistica-ciclistica e di mtb che viene svolta ogni anno nel periodo di agosto meglio nota come "Un fiore a S.Anna", in quanto invece di salire sopra l'ossario e prendere il sentiero CAI per Capriglia ci si ferma direttamente nei pressi del bar del paese (vicino alla chiesa ed al museo).

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Il giro del quale vi sto parlando è stato fatto qualche mese fa con Cattivik e Sara, in un periodo in cui le pioggie erano presenti a tal punto da condizionare la discesa soprattutto nel primo tratto di mulattiera ed a tal proposito consiglio di percorrerlo in periodi asciutti come questo, ma adesso entriamo nei particolari.
Per raggiungere S.Anna ci sono svariate possibilità, tra cui quella di Valdicastello e più precisamente la salita che viene svolta in MTB durante la manifestazione sopra detta e che passa in località Regnalla (ben indicata anno dopo anno dai cartelli della gara) salendo, avvolte in maniera decisa (soprattutto nell'ultimo tratto) fino a sotto il paese di Monteggiori.
Proseguendo per la strada asfaltata si arriva al parcheggio della frazione sopra detta e si prende un piccolo tratto di sterrata che parte a sx della marginetta fino ad arrivare ad un incrocio dove vengono indicati: Camaiore, S.Anna e La Culla. Bisogna a questo punto salire per asfalto anche se dopo poco ci sarebbe la possibilitàdi abbandonarlo vedendo sulla sinistra, nei pressi di una scalinata, il segnavia del giro delle frazioni, che però io sconsiglio in quanto molti tratti sono da fare bici in spalla.
Arrivati alla La Culla ci si può rifocillare con un pò di acqua e riprendere le forze per l'ultimo tratto che inizialmente sembra tranquillo, ma dopo un pilone della luce nei pressi di un tornante direte nella vostra testa: "ma quando si arriva".
Finalmente eccoci nel piazzale del paese dove bisogna girare a sx verso la chiesa ed il museo (oltre chiaramente al bar); qui si può mangiare un pò di focaccia che è molto buona, anche se vedendo chi te la serve avresti prima voglia di farti un richiamo di tutti i vaccini che ci sono a disposizione :-).
Adesso ci possiamo preparare a scendere e per fare questo basta rifare un passo indietro all'inizio del fabbricato ove insiste il bar e fare gli scalini che portano ad un lavatoio.
Come dicevo all'inizio la mulattiera iniziale è molto viscida, ma se asciutta può rendere l'inizio della vostra dh molto divertente visto che è formata da una serie di tornanti e poi, passato un ponte, inizia uno sterrato che culmina con un passaggio tecnico niente male.
Adesso risiete sul tratto asfaltato della salita, ma non vi preoccupate perchè dopo pochi metri sulla dx inizia il secondo tratto di divertimento, il tutto individuabile grazie a segnalinea CAI.
Anche qui ci sono dei passaggi niente male soprattutto la curva a gomito molto stretta nei pressi di una casa diroccata, dopodichè si può lasciare un pò i freni e divertirsi nel tratto misto terra e pietra, che inizia a diventare pesante sotto i piedi del paese di La Culla; qui infatti i sassi, ben piantati, non sono regolari come prima e sia braccia che gambe inizia a soffrire.
Siamo quasi alla fine del giro. Giungiamo nei pressi di un vecchio acquedotto poco sopra il paese di Valdicastello ed adesso spiegarvi come fare altro sterrato diventa un pò difficile, ma possiamo andarci insieme una volta di queste.
Salute.

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