22 ottobre 2007

Una Pork Week di ferie

Avevo propio bisogno di una vacanzetta ed onestamente Zocca era una via di mezzo tra i due/tre compromessi miei, dell'Arianna e del prossimo nascituro, dato che quest'ultimo non poteva essere sballottato per tanti chilometri; ne consegue che, anche questa volta risono in questa ridente zona dell'Appennino Modenese Est.
Di certo non mi sono fatto mancare delle abbondati e saporite mangiate a base di tigelle con il pesto e pappardelle al cinghiale, giri in macchina/piedi alla scoperta dei capoluoghi (Modena e Bologna) e quelli in mountian bike dove in parte ho utilizzato il bagaglio fatto nelle scorse trasferte.
Tralasciando i giri con l'Arianna nelle città e paesini limitrofi o quasi, passiamo subito all'aspetto "sportivo" di questa vacanza.
Martedì
Esco dal garage di casa con la mia Vetta e mi accingo a svolgere un percorso che avevo già studiato nel mio cervello e nel quale, grazie alle esperienze fatte nelle puntate precedenti, sono "riuscito" ad evitare gli estenuanti sali e scendi che compongono questi trail. La pedalata su asfalto è tranquilla fino a che non vedo avvicinarsi la torre del Monte Questiolo, alchè i rapporti si fanno sempre più leggeri vista la pettata che devo fare per arrivare alla partenza della discesa. Il paesaggio è bellissimo ed i colori di questo autunno sono quelli di una cartolina fiamminga.
Scendo giù per il bosco lasciando scorrere la bici su una terra bella morbida fino a che non mi trovo a dove passare un canale proprio sopra un clanco e penso quanto sarebbe bello fare una discesa proprio giù da una di queste conformazioni nate a causa di una superficie fin troppo argillosa che risente molto dell'erosione dell'acqua. Alla fine di questo primo tratto, mi trovo a passare accanto ad un vecchio borgo dove due signore raccolgono le castagne per la sera ed alle quali chiedo dove posso trovare una fontana. Fatto rifornimento riparto salendo un nuovo pezzo di asfalto che presenta, anch'esso un'ultima salita molto ritta soprattutto per un 36 fisso che mi trovo a dover gestire. Di nuovo lo sterrato in mezzo ai castagni mi porterà in cima prima al Monte Cisterna e poi a quello della Riva per le due ultime discese di questa giornata sol man.
Giovedì ù
Sono di nuovo in sella al mio monocorona ed attraverso l'abitato di Zocca per entrare nel mini tracciato formato da un mangia e bevi in terra molto veloce ed a fil di palo denominato delle Mavore. Finito questo pezzo salgo verso Esploraria da asfalto ed arrivo a vedere quello è stato il mio chiodo fisso sin da prima della partenza e cioè il Bike Pork. Dopo una breve occhiata continuo il mio giro seguendo il fettucciato che è stato messo lungo il trail e che sarà solcato da una 50ina di cross countristi domenica 21 c.m.. Il sentiero è molto bello e dopo un primo pezzo in leggera discesa si sale una pareta bella ritta per uno come me non munito di rapportino, dopodichè giù tra il bosco di betulle che contraddistingue il Monte San Giacomo fino a che non arrivo all'abitato di Dragodena. Le indicazioni adesso mi sembrano un pò meno chiare, ma io continuo a seguire la plastica rossa con sopra stampato lo stemma della Ufo e mi trovo a scendere nuovamente fino a che non devo attraversare un ruscello e da li in poi cominciano i dolori. Le salite si fanno sempre più due e spesso mi trova a spingere il mezzo anche se confortato da un bosco fantastico. Una nuova discesa mi rallegra l'animo anche se mi fa pensare al peggio perchè adesso è da un pò che scendo ed infatti......arrivano le dolenti note. Salite sempre più dure e non so più dove mi trovo. Cerco di captare un rumore di auto, ma niente da fare, davanti a me cartelli con scritta non oltrepassare zona di tiro con l'arco ed ancora salite a spinta. Proprio in una di queste la stachezza comincia a dare i primi segnali anche se devo dire chi il tutto è supportato da sagome realmente esistenti che lì per lì mi mettono un pò di paura. Parlo infatti di cinghiali e lupi a grandezza naturale realizzati con legno e ben colorati che servono ai tiratori di allenarsi nelle loro battute di caccia.
Finalmente sento un mezzo a motore e le ultime forze le uso per salire questo pezzo di brecciolino che mi separa dalla civiltà; ora che sono in strada non mi restano che fare più di 8km. e sono a casa.
Sabato
Apro gli occhi e guardando fuori dalla finestra e più esattamente dalla fessura delle persiane ed ante lasciata aperta per vedere un pezzo di verde (cosa rara a casa mia a Pietrasanta), mi accorgo che il clima è cambiato e gli abeti non si vedono quasi più in quanto una forte nebbia ha avvolto tutta la collina. L'Arianna contenta incita alla neve ed io avrei quasi voglia di mandarla a quel paese in quanto oggi è il giorno del Bike Pork. La sua voce però viene ascoltata e dei fiocchi di neve ghiacciato cominciano a cadere, da prima piano piano e poi sotto forma di tempesta di neve. Io sono già in crisi, ma per fortuna qualcuno ascolta anche me e dopo un oretta tutto si riassesta e compare il sole. Mi preparo per il giorno X prendendo ricambi e caricando ulteriormente il mio vestiario in quanto mai avrei pensato di trovare così freddo visto il clima delle giornate precedenti. Saluto e parto per il Monte S. Giacomo contento come un bimbo ed al mio arrivo mi accorgo che qualcuno era lì da molto prima di me (qualcuno già dalla sera prima). Cominico a fare conoscienza con dei ragazzi di Firenze, Cesena, Venezia e local o semi (Sestola ed intorni).
Putroppo non possiamo girare subito perchè il terreno argilloso e compatto ha subito creato uno strato di fango stile porcile, quindi aspettiamo 12.00 per testare i doppi, gobbe, ecc. che compongono lo spazio fuori dal bosco.

Il tracciato è molto divertente, ma bisogna imparare a prendere bene alcuni doppi e le curve in appoggio per mantere un certa velocità, anche se non sempre arrivare veloci su un salto è bene. Intanto con Matteo e Leo (ragazzi di Firenze) ci facciamo più volte su e giù spingendo le nostre bici in attesa che si attivi il servizio navetta ed intanto il cielo comincia a farsi minaccioso ed in men che non si dica ecco riapparire la neve.

Appena questa finisce di cadere ci ritroviamo di nuovo nelle condizioni iniziali e cioè nel bike pork vero e proprio,

ma ormai siamo in ballo e non ci possiamo fermare soprattutto adesso che incominciano a portarci su con il furgone, anche se la prima risalita meccanizzata è più uno sbattimento che altro, ma almeno ora abbiamo l'opportunità di testare tutti i vari tracciati (tre in tutto) che, anche se brevi fanno veramente divertire.

Le scelta a disposizione sono tre: uno molto veloce che, dopo un primo salto stile dirt e un doppio con pancale in mezzo ad evitare scene tipo trappola al p.f.p., porta al bike park non prima di aver fatto un pezzo di discesa in contropendenza; il secondo con pezzo iniziale uguale a quello di sopra fino a che non giri a sinistra e ti immetti nella serie di piccoli doppi che se non hai la giusta velocità non riesci ad affrontare come si deve (importante anche l'entrata ed uscita in curva), quindi serie di curve strette e drop finale con salto di circa mt.4 per raggiungere l'atterraggio in discesa; l'ultimo, il più tecnico, è un passaggio dentro un canale con un doppio molto lungo, discese ripide non facili da fare e salto con buco di mt.1 ed atterraggio su legni.

Alle 16.30 circa del pomeriggio decido di bermi una birra, pulire la bici con l'idropulitrice (non girava nemmeno più il posetriore) e ritornare a casina dalla mia dolce metà.

Quando mi sveglio la domenica mattina aiuto l'Arianna a fare le pulizie in casa e poi mi viene dato il via libera per andare a scattare qualche foto ed incontrare il mitico Baretta che dovrebbe assitere alla gara del figlio nonchè prestargli assistenza tecnica.
Ora vi lascio a qualche immagine della gara.......buona visione.




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N.B.: Ho beccato Baretta e mi ha detto di mandare un saluto al Pazzo; mi ha assicurato che rifaremo un giro con lui magari per pochi intimi, mentre per quanto riguarda il Bike Pork ci sono delle notizie interessanti tipo che stanno aprendo una serie di percorsi che da Zocca porteranno alla valle del Panaro per un totale di 7/8km. di discesa cadauna (chiaramente con risalita meccanizzata).
Mi giudizio sul Bike Pork....buono. Secondo me qualche salto va rivisto, ma per passare una giornata è veramente molto divertente.

2 commenti:

big jim ha detto...

mi sa che ti sei davvero divertito...bello !!!
magari ci si becca per sabato, visto che questo week end la doppietta nn me la toglie nessuno!!
big jim

Simone Pera ha detto...

Mi sono divertito ed ho riscoperto anche i giri in solitaria che era da un pò che non facevo. La cosa bella è che i sentieri da fare sono infiniti, i paesaggi tutti belli il Bike Pork niente male e appena mi mandano le mail vi dico anche le nuove proposte.
Almeno un fine settimana ce lo dobbiamo passare tutti assieme, magari un giorno si sta nel park e quello dopo scendiamo fino al Panaro o viceversa. Per questo fine settimana....99% domenica vado a fare l'apoteosi, ma sabato mattina si potrebbe pulire qualche nuovo sentiero al Pasquilio e fare due banfe.